Garda

  •   Altezza: 65 m
  •   Abitanti: 3550
  •   CAP: 37016
  •   Autostrade: A22 Affi 11 Km - A4 Peschiera 18 Km
  •   Stazione: Peschiera 17 Km
  •   Aeroporto: Villafranca 40 Km

Come per gli altri paesi del lago, anche Garda vanta origini preistoriche con i consueti ritrovamenti palafitticoli dell'età del bronzo. Vi sono diverse testimonianze di un passato antichissimo come ad esempio le incisioni rupestri del monte Luppia che raffigurano guerrieri, armi, cavalieri, labirinti, animali.
Rimane a Garda qualche testimonianza dell'età romana, sia nella configurazione del centro abitato che in alcune lapidi funerarie. Con la caduta di Roma e del suo impero, la zona del Garda divenne terra di conquista delle popolazioni barbariche del nord. Il nome "Garda" deriva probabilmente dalla parola tedesca Warte, che significa guardia, "fortezza", e che fa riferimento al baluardo "imprendibile" costituito dalla Rocca.
Gli storici ritengono che questa fortezza nei primi secoli del medioevo fosse divenuta tanto importante da dal punto di vista strategico da dare il proprio nome all'intero lago: lago di Garda appunto, a sostituzione del più antico nome romano di Benàcus. Il primo documento in cui compare il nome di "Garda" risale al 712 d.C., ai tempi di Liutprando, re longobardo, in cui si cita un "territorio gardense". Garda e la sua fortezza furono sotto il dominio dei Franchi (774-888).

Fu un secolo di una relativamente pacifico, in cui Garda restò distretto indipendente e il cui feudatario risiedeva sulla Rocca e da lì amministrava il suoi possedimenti. Nel quadro delle rivalità nobliliari, a partire dall'anno 888, si inserisce la vicenda della regina Adelaide di Borgogna, imprigionata nella Rocca di Garda e da qui fuggita grazie alla complicità di un frate. La Rocca di Garda divenne nuovamente protagonista della storia nel periodo che portò alle prime autonomie dei comuni.
Turrisendo dei Turrisendi, nobile veronese che l'aveva "eriditato" il feudo di Garda dallo zio la "difese" dall'assedio dell'imperatore Federico Barbarossa per oltre un anno (1162). Un altro assedio di importanza storica si ebbe nel 1387: i Visconti di Milano strapparono il possesso della Rocca agli Scaligeri. Breve, tuttavia, fu il dominio dei nobili milanesi: alla morte del duca di Milano ripresero le discordie e i tumulti. Di questo stato di cose approfittarono i veneziani, i quali nel 1405 conquistarono l'intero lago di Garda. Sotto il dominio della Serenissima, i dieci comuni della Riviera orientale del lago erano riuniti in una sorta di federazione, detta "Gardesana dell'Acqua", il cui consiglio era presieduto da un magistrato: il Capitano del lago.
Tale federazione di comuni svolgeva ovviamente mansioni fiscali: imponeva dazi e balzelli per il controllo e la vigilanza del territorio.
Garda, il lungolagoA Garda restano tracce di questi eventi nel Palazzo dei Capitani, situato di fronte al porto (costruito dai veneziani).
Nel 1452, sotto la dominazione veneziana, nasce la "Corporazione degli Antichi Originari" che pone fine ad un lungo periodo di controversie tra i pescatori, che volevano libero accesso alle zone di pesca e i nobili detentori di tali diritti.

I pescatori di Garda, Torri e Sirmione, versando mille ducati ai nobili Becelli di Costermano, acquisirono il diritto esclusivo di esercizio della loro attività, liberandosi così dalle pretese dei nobili. Appena entrati in possesso della propria parte, i soci si diedero uno statuto per regolare e difendere i diritti acquisiti. Tali diritti sono mantenuti ancora oggi dalle famiglie discendenti di quei pescatori e da altre che, successiva mente, li hanno acquistati, che mettono all'asta ogni anno queste zone dai confini ben delimitati. Il reddito che ne deriva viene diviso tra i soci, secondo l'antica tradizione. Il territorio di Garda, data la sua posizione geografica, non godette mai, neppure durante il dominio della Serenissima, di completa tranquillità: nel 1508 dovette sopportare il passaggio dei soldati impegnati nella guerra tra Venezia e la coalizione di stati nota come "lega di Cambrai", nel 1526 vi passarono i famigerati Lanzichenecchi diretti verso Roma, nel 1630 arrivò la peste portata da altri Lanzichenecchi, nel XVIII secolo le cosiddette guerre di Successione fecero sentire anche qui le loro tristi conseguenze. Napoleone, pose fine nel 1797 al dominio veneziano.
Poi il territorio gardesano, passò brevemente, agli Austriaci, per poi entrare, dopo alter ne vicende, nel Regno d'Italia. Nel 1859 scoppiava la seconda guerra d'indipendenza ma si dovette attendere ancora sette anni (1866), con la terza guerra d'Indipendenza prima di vedere Garda, con tutto il Veneto, diventare italiana. In questo secolo, il livello di vita non aveva avuto miglioramenti di rilievo, solo dopo la seconda guerra mondiale Garda si è trasformata in pochi anni da piccolo paese di pescatori in un moderno centro turistico, trovando una solida prosperità e attraendo ogni anno, sulle sue rive, migliaia di visitatori in gran parte stranieri. Attualmente il paese di Garda è una dei più floride e frequentate località turistiche del lago di Garda.


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