Salò è al centro di un bel golfo ai piedi del monte S. Bartolomeo (m. 568), ed considerata la "capitale" dell'Alto Garda bresciano.
Il centro storico di Salò, è un fitta rete di strade, vicoli e piazzette con dimore signorili, eleganti negozi, numerosi ristoranti e molti alberghi, anche di ottimo livello. Le frazioni del Comune di Salò (Barbarano, Campoverde, Cunettone, Renzano, San Bartolomeo, Serniga e Villa) offrono tantissimi motivi per gite e passeggiate. Pesca sportiva, surf, canottaggio, vela, tennis possono essere praticati con facilità.
Vi sono impianti pubblici per il nuoto, il calcio, la pallavolo, il basket e le bocce. La posizione geografica di Salò, tra la Valtenesi, la Valle Sabbia e l'Alto Garda, è particolarmente favorevole per il clima mite
Il nome "Salò" non ha origini chiare: alcuni lo fanno risalire al nome di una regina etrusca, Salodia, che abitò a Salò, fondando magnifici palazzi. Altri lo collegano ad un lucumone (magistrato) Saloo, nobile di stirpe etrusca, altri ancora al termine latino Salodium, che indicava le sale e le stanze di cui erano ricche le ville di epoca romana sul lago.
Una spiegazione valida sembra essere quella che fa risalire il nome di Salò, al fatto che la città era, anche nell'antichità, la capitale economica dove veniva depositata una risorsa importantissima come il sale.
Questa cittadina vanta pretese romane di antica data: nella zona nord-occidentale di Salò (zona Lugone ora via Sant'Jago), fu rinvenuta una necropoli romana. Il 13 maggio 1426 dopo un lungo periodo di guerre Salò si "affidò" spontaneamente e "ligatamente" (così dicono i documenti) alla Serenissima Repubblica di Venezia che le aveva riconosciuto larga autonomia.
Nella piazza principale del comune ancora oggi possiamo trovare una colonna sovrastante del leone di S.Marco simbolo dei domini Veneti.
Nel 500 sorsero le accademie e la vita culturale cittadina, caratterizzata da personaggi come l'umanista Jacopo Bonfadio, il liutaio Gasparo da Salò, il medico-astronomo Paolo Gallucci, il filosofo Antonio Caino. Nel 1796 a Salò si scontrarono ripetutamente gli eserciti francesi e austriaci.
La fine della Repubblica Veneta tolse Salò dalla posizione di capitale della Riviera aggregandola alla Repubblica Cisalpina e poi al Regno d'Italia. Nel 1848 Salò aderì all'insurrezione milanese abbattendo le insegne asburgiche e costituendo la guardia nazionale. Numerosi i volontari che combatterono con i piemontesi e con Garibaldi.
Il 18 giugno 1859 Garibaldi entrò a Salò tra due ali di folla festante, la città si prodigò alla cura dei feriti di San Martino e Solferino.
Dal settembre 1943 all'aprile 1945 durante il secondo conflitto mondiale Salò divenne famosa per essere stata la famigerata capitale della cosiddetta "Repubblica Sociale Italiana" e ancora oggi Salò è meta di patetici nostalgici di quella triste epoca. Per chi ama una vacanza molto tranquilla, Salò è la località ideale essendo poco frequentata da giovani e turisti stranieri che prediligono mete più vivaci.
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